Halloween si avvicina, i pop corn sono già pronti per guardare comodamente sul divano un film horror,ma che cosa accade nella chimica del cervello ipotizzando di trasporre le scene che scorrono sullo schermo nella realtà mettendosi nei panni delle vittime,cosa si proverebbe insomma colpiti e uccisi da un feroce assassino, rimane un mistero da risolvere. Ci ha provato in un video l’American Chemical Association, che descrive passo passo come cambia la chimica del cervello quando si sta per morire. Per prima cosa, si prova un intenso senso di paura, che come evidenzia il video è una risposta evolutiva che ci tiene pronti a reagire o scappare via. La paura si pensa possa essere controllata da un gruppo di neuroni che forma il nucleo paraventricolare del talamo, un’area del cervello. “Quando il segnale raggiunge il grigio periacqueduttale (una parte della materia grigia nel mesoencefalo) si passa a uno stato di allerta”spiega il video. È allora che, grazie alle ghiandole surrenali, si inizia a produrre adrenalina: il battito del cuore aumenta e si ha accesso a una grande quantità di energia, per provare a sopravvivere. Se l’obiettivo è fuggire probabilmente si inizierà a urlare, e le urla sono percepite in una parte del cervello, l’amigdala, diversa da quella deputata al linguaggio. Se l’assassino ci raggiunge e colpisce probabilmente proveremo dolore: se siamo feriti, speciali neuroni chiamati nocicettori inviano messaggi a livello cerebrale, che vengono raccolti dal talamo, che a a sua volta cerca di istruire il cervello per fare tutto il possibile per fermare il dolore. In un passo successivo, stesi ormai a terra, si è considerati “clinicamente morti” , ma il cervello continua a lavorare. Secondo recenti studi, sembra subire un’impennata finale che può essere associata con uno stato di coscienza. Infine interviene la morte biologica,e dopo quella davvero non si sa cosa accade.
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